Il concetto di edilizia sostenibile sta assumendo un ruolo centrale nel settore delle costruzioni, con un impatto significativo sulle aziende e sul modo di pensare degli utenti.
definizione di edilizia sostenibile:
Potremmo definire l'edilizia sostenibile un approccio integrato alla costruzione che mira a ridurre al minimo l'impatto ambientale e sociale degli edifici lungo tutto il loro ciclo di vita. Si basa sulla limitazione dell'impatto ambientale, l'efficienza energetica e l'uso responsabile delle risorse, promuovendo il comfort abitativo e un ambiente salubre per gli occupanti.
La sua nascita si collega alla crescente consapevolezza che, negli ultimi trent'anni, ha preso piede dopo la prima crisi petrolifera degli anni Settanta dove la carenza di petrolio portò alla consapevolezza della necessità di una nuova visione nella costruzione degli edifici e della loro vita.
Questo movimento ha stimolato l'interesse verso la riduzione del consumo energetico, l'uso di risorse rinnovabili come il sole, il vento e l'acqua, e la risposta ai temi dell'inquinamento e dei cambiamenti climatici, rendendo l'edilizia sostenibile una tendenza in crescita sia nel settore residenziale che non residenziale, in Nord America e in Europa.
Si tratta di un concetto che integra tecnologie e materiali innovativi con pratiche tradizionali, con l'obiettivo di realizzare edifici che siano non solo efficienti dal punto di vista energetico, ma anche armoniosi rispetto all'ambiente circostante.
L'edilizia sostenibile considera attentamente ogni fase del processo, dalla scelta dei materiali, preferibilmente locali, riciclabili e a basso impatto ambientale, fino alla gestione delle risorse durante l'intero ciclo di vita dell'edificio, includendo il consumo d'acqua e la riduzione dei rifiuti.
Cos’è un edificio sostenibile
Un edificio sostenibile è progettato per ridurre al minimo il consumo di energia, acqua e materiali, sia durante la costruzione che nel suo ciclo di vita. Ogni aspetto della costruzione deve essere concepito per avere un impatto positivo o neutro sull'ambiente.
Nella pratica la necessità di avere indicazioni oggettive sulla metodologia di costruzione ha promosso la nascita di protocolli di progettazione e certificazione degli edifici come BREEAM, LEED e il Protocollo Itaca, che forniscono linee guida per la tutela del contesto ambientale, la gestione razionale delle risorse e il benessere degli occupanti.
Le tecniche alla base del concetto costruttivo
Per raggiungere il risultato voluto si adottano numerose tecnologie e metodologie innovative che hanno l'obiettivo di ridurre gli sprechi e aumentare l’efficienza, vediamo le principali:
- Materiali ecocompatibili: La scelta di materiali riciclabili, a basso impatto ambientale o prodotti locali, non lontani dal cantiere, contribuisce a ridurre l'inquinamento e i consumi. Questi materiali dovranno essere principalmente privi di sostanze tossiche, il che contribuirà a migliorare anche la qualità dell'aria interna e a creare ambienti di vita più sani
- Efficienza energetica e sistemi di isolamento: Tecnologie di pacchetti isolanti per il tetto permettono, in maniera tradizionale, di raggiungere l'obiettivo, ma esistono anche soluzioni meno "praticate", certamente più adatte a unità abitative singole, come i tetti verdi, che offrono un isolamento naturale. Per quanto riguarda la produzione di energia, l'installazione di pannelli solari è tra le soluzioni più comuni per abbattere i consumi energetici. Questi sistemi, combinati tra loro, consentono di sfruttare al massimo le risorse rinnovabili e di ridurre la dipendenza da fonti più inquinanti.
- Uso di strumenti digitali e BIM: Il Building Information Modeling (BIM) permette di gestire il progetto edile in un ambiente di simulazione digitale. Attraverso dati e analisi, si possono ottimizzare i processi, ridurre gli sprechi e migliorare la sostenibilità del progetto.
- Recupero e risparmio delle risorse: Alla base di progetti di edilizia sostenibile c'è il recupero finalizzato al riutilizzo. L’installazione di impianti di raccolta dell’acqua piovana e il riciclo delle acque grigie rappresentano soluzioni importantissime per razionalizzare l'utilizzo del bene più prezioso, l'acqua. L'obiettivo, quindi, è quello di ridurre il consumo idrico e migliorarne la gestione.
Le certificazioni e le normative in Italia ed Europa
È importante sapere, soprattutto quando si appaltano i lavori a terzi, che in Italia e in Europa esistono diverse certificazioni che aiutano a valutare la sostenibilità di un edificio:
LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) e BREEAM (Building Research Establishment Environmental Assessment Method), come già accennato, sono certificazioni internazionali che tengono conto dell’efficienza energetica e dell’impatto ambientale.
CasaClima e il Protocollo ITACA, nati in Italia, rappresentano degli standard per edifici a basso consumo e valutano aspetti come i consumi energetici e l’utilizzo delle risorse.
In generale, le normative europee, come la Direttiva UE 2018/844, mirano a ridurre le emissioni e migliorare l’efficienza energetica, promuovendo edifici che abbiano un impatto ambientale ridotto.
Benefici dell’Edilizia Sostenibile
Potremmo chiederci perché dovremmo affrontare maggiori difficoltà e spesso spese superiori alla media per costruire in modo sostenibile. In realtà, un approccio sostenibile offre vantaggi significativi su almeno due livelli:
Sociali e sanitari: Un edificio sostenibile offre spazi più sani, grazie all’uso di materiali non tossici e all’ottimizzazione della luce naturale. Contribuire in modo significativo alla difesa dell'ambiente con una costruzione sostenibile può non solo gratificare, ma apporta un contributo reale e concreto da un punto di vista sociale.
Economici: I maggiori costi iniziali sono premianti nel tempo. I costi di gestione ridotti, grazie all’uso efficiente delle risorse, e i risparmi tangibili in termini di energia e acqua abbassano i costi di gestione e spesso anche di manutenzione dell'immobile
Anche il posto dove costruire è importante
Per quanto un edificio possa essere sostenibile, è essenziale che il luogo scelto per costruirlo sia in grado di supportarne l’impatto. I sempre più frequenti casi di alluvioni rendono il tema del consumo del suolo e della sua permeabilità sempre più attuale
Realizzare nuove costruzioni in aree già sovraccariche o ecologicamente fragili rischia non solo di compromettere l'equilibrio del territorio ma può anche essere pericoloso.
Dove costruire diventa importante almeno quanto le tecniche di costruzione, se non di più. Se è vero che la scelta dei terreni edificabili è una questione urbanistica che riguarda le amministrazioni, a volte possiamo scegliere immobili da recuperare. Questa scelta potrebbe essere più efficiente dal punto di vista della salvaguardia ambientale, sebbene in genere più costosa. Per questo, si potrebbe favorire questa pratica anche a vantaggio del territorio, attraverso contributi e agevolazioni fiscali.